Elenchi e tabelle

Meno suggestivi delle “complicate” figure e delle fascinose immagini di forni e alambicchi, ma non meno significativi ed interessanti, sono i molti glossari, le tabelle e gli elenchi di varia natura che accompagnano i testi di alchimia. Si potrebbe anzi dire che nella trasmissione di questo oscuro sapere questi elementi avevano un ruolo essenziale, in quanto svolgevano sia una funzione sintetico-esplicativa, sia, in molti casi, una di valido supporto alla memoria.

È opportuno ricordare che coloro che studiavano l’alchimia erano spesso costretti a muoversi in un labirinto di nomi enigmatici, spesso di origine araba, cifre, simboli e alfabeti segreti. Potevano insomma essere molto utili elenchi di termini, alla stregua di brevi dizionari, che permettessero di intendere correttamente lemmi e simboli di varia natura.

Nei codici di Assisi non mancano naturalmente esempi di tali strumenti di sintesi e di aiuto alla comprensione del contenuto del testo scritto. Vi sono infatti elenchi che a volte assumono la fisionomia di veri e propri “specchietti riassuntivi” in cui sono riportate ad esempio le lettere utilizzate nell’alchimia pseudolulliana, con accanto il richiamo al loro significato nel contesto dell’opera (10.1; 10.2). Non mancano inoltre tabelle che sintetizzano schematicamente le varie fasi della lavorazione alchemica (10.3; 10.4; 10.5; 10.6; 10.7), i processi di distillazione (10.8), la misura dei diversi gradi di calore necessario all’opera da portare a compimento (10.9). Compaiono inoltre brevi elenchi in cui accanto al termine specifico viene posto, oltre al significato, anche il simbolo che lo rappresenta, richiamando una corrispondenza tra elementi ed astri (10.10).