Apparecchi e strumenti operativi
L’aspetto tecnico della sperimentazione metallurgica e farmacologica, data la sua importanza nel contesto di un sapere pratico come l’alchimia, è stato da sempre abbondantemente rappresentato nei trattati alchemici, sia manoscritti che a stampa, con una grande quantità di schemi e di immagini esplicative.
La suggestiva varietà di elementi e oggetti presenti nei laboratori degli alchimisti, quali potevano essere strumenti d’uso, fornaci, fiale, vasi e singoli apparecchi per la distillazione, interessa naturalmente più la storia della chimica e della tecnologia che non quella del simbolismo alchemico. È bene ricordare che questi primi coraggiosi sperimentatori, spesso mettendo seriamente a repentaglio la propria incolumità, hanno dato un contributo importante allo sviluppo della chimica.
I manoscritti del Sacro Convento mostrano una cospicua ricchezza in tal senso, si offre infatti una vasta gamma di disegni esplicativi, da quelli più semplici, a volte inseriti nel tessuto discorsivo della pagina (9.1; 9.2) o indicanti singoli oggetti d’uso (9.3; 9.4), a quelli più complessi in cui vengono proposti forni di diversa forma e grandezza e apparecchi vari per la distillazione delle sostanze (9.5; 9.6; 9.7; 9.8; 9.9; 9.10; 9.11; 9.12; 9.13).
In qualche occasione accanto all’immagine “principale” ne compaiono altre “minori” in cui si evidenziano strutturalmente singole parti specifiche (9.14). Alcuni disegni uniscono all’essenzialità della rappresentazione figurativa anche una strumentale valenza simbolica utilizzando quali elementi di base le lettere dell’”alfabeto lulliano” (9.15).