L'AFFRESCO DI GIOTTO NEL SUO CONTESTO
Gli affreschi della leggenda francescana, attribuiti a Giotto e alla sua scuola (post 1296?), rappresentano il più vasto ciclo francescano, che include episodi raramente rappresentati come la Visione dei troni celesti e la Liberazione dell’eretico Pietro. Il ciclo fu concepito, come quello della Basilica inferiore, come illustrazione ufficiale della vita del Santo. La fonte letteraria a cui si ispira è la Leggenda Maggiore di Bonaventura di Bagnoregio che nel Capitolo generale del 1266 venne approvata quale unica biografia autorizzata. Le 28 scene sono introdotte all’interno di una incorniciatura illusionistica, un porticato architravato dipinto. In ciascuna campata si collocano tre storie, di forma pressoché quadrata.
La raffigurazione del Presepe di Greccio è la quarta scena della parete settentrionale della prima campata da est della Chiesa superiore. Adiacente alla controfacciata, corrisponde per la gran parte all’arcone d’ingresso, di cui accoglie nel campo figurativo la terminazione della colonna pensile dell’arco trasverso di separazione della Volta dei Dottori.