Serpente
La simbologia del serpente/drago è particolarmente ricca e complessa, sia in senso positivo che negativo. Attributo del mitico dio greco della medicina Asclepio, rappresenta l'arte del guarire e della forza vitale. Anche nell'episodio biblico mosaico (Nm 21, 4-9) il serpente acquista tale positivo significato di guarigione. "Chi si volgeva a guardarlo era salvato non da quel che vedeva, ma solo da te, salvatore di tutti" (Sap 16,7; Gv 3, 14). In connotazione fortemente negativa, il serpente che seduce Eva nell'episodio genesiaco del peccato originale (Gn 3,1) diventa il drago nell'episodio apocalittico della lotta tra la bestia, "l'antico serpente" (Apoc 12,8) e la Donna partoriente e Michele arcangelo (vedi voce: Drago). La raffigurazione del fanciullo che gioca col serpente si ispira probabilmente ai testi di Isaia, annuncianti l'era di pace messianica: "Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi" (11,8). Nel Vangelo Cristo esorta i seguaci ad essere avveduti, "prudenti come i serpenti" (Mt 10, 16).