Cane
Il cane che abbaia rivolto alla sposa nell'allegoria nuziale giottesca ha significato esclusivamente simbolico: sta a significare la spregevolezza della "sposa rattoppata" che Francesco prende in compagna evangelica. "Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi" (Sal 22, 17).
Il cane che mangia dal piatto (con il gatto assonnato) nella cucina nel dipinto con l'ultima cena lorenzettiana potrebbe avere solo significato reale; senonché qualché studioso allude a significati antiebraici, comuni al tempo della raffigurazione. La spiegazione, qualora assuma significati più sacramentali, acquista toni esortativi forti: nella sequenza della liturgia del Corpus Domini, scritta da Tommaso d'Aquino, troviamo scritto: "Ecce panis angelorum / Factus cibus viatorum / Vere panis filiorum / non mittendus canibus".