Asino
Nelle scene cristologiche della Natività, della Fuga in Egitto, dell'Ingresso in Gerusalemme, l'asino ha significato reale, come animale da soma e lavoro, come mezzo di trasporto di agricoltori e gente umile. Ma non vanno esclusi sensi simbolici, prendendo in considerazione il fatto che il profetismo anticotestamentario traccia già la figura del Messia come un "Servo umile che cavalca un puledro, figlio di asina" (Zac 9,9; Gv 12,15) e non come un "Re politico potente" (Zc 9,9-10) in sella ad un cavallo.
Seguendo interpretazioni esegetiche comparative, l'asino con il bue nella scena della Nascita di Cristo - trovabili solo nei Vangeli apocrifi - possono alludere agli "dei pagani che rendono omaggio al vero Messia", non meno degli alberi e delle statue degli idoli che si inchinano o cadono a terra al passaggio del Bambino, nei dipinti della Fuga in Egitto (anche nella Chiesa inferiore, transetto nord). Tale interpretazione può essere giustificata da Isaia 1,3: "Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende".