Agnello
Anche nell'episodio del sacrificio del pastore Abele (Gn 4,4), l'agnello è raffigurato sempre come simbolo del Cristo. Esso evoca due tratti fondamentali del Verbo Incarnato Redentore. Anzitutto ricorda il Dio Crocifisso, unica, "sufficiente vittima" del sacrificio della nuova alleanza (Gv 1,36; Apoc 5,12). Poi, seguendo un preciso testo giovanneo cristologico-apocalittico, esso acquista dimensione simbolica lucifera: "La lampada della Gerusalemme celeste è l'Agnello" (Apoc 21,23).
Posto nel mirabile rosone, in cima al gemino portale d'ingresso della Chiesa inferiore, già evocante il Cristo "porta" (Gv 10,9), esso sta a dire al pellegrino che varca la soglia del Santuario: "Io sono la luce del mondo" (Gv 8,12).