Falco
Si tratta di una raffigurazione simbolica che svela il rango sociale "alto" di coloro che portano in braccio tale rapace volatile.
Allude senza dubbio anche alla caccia col falco della nobiltà del tempo. Si pensi al famoso trattato De arte venandí cum avibus dello stesso Federico II.
Nel dipinto allegorico giottesco, la presenza del falco acquista tono fortemente polemico e conflittuale, in quanto chi lo porta viene censurato - insieme ad altri due personaggi rappresentanti l'economia e la scienza, portatori rispettivamente di "borsa" e "libro" - per la durezza del cuore e l'incapacità di condividere il bene del "potere governativo" nobiliare-feudale di cui socialmente gode.
Nella scena delle stimmate sul monte della Verna, il falco è il volatile riguardoso con cui Francesco "stringe un solenne patto di amicizia" (Tommaso da Celano, Vita prima di S. Francesco, 168).