Colomba/tortora
L'immagine della colomba (Columbia Livia) e della tortora columbide (streptopelia turtur) è prevalentemente emblema dello Spirito divino di Dio, presente nel racconto della Genesi, negli episodi dell'Annunziata, del Battesimo di Gesù nel Giordano, di Pentecoste. Ma i volatili in questione acquistano valenza reale quando si tratta del racconto del diluvio (Gn 8,8; vedi Ger 8,7); nei testi mesopotanici del vicino oriente antico essi appaiono addomesticati dai naviganti per localizzare la terra ferma.
Così pure i volatili domestici offerti da Giuseppe e Maria al momento della Presentazione di Gesù al tempio, in obbedienza a normative regolanti l'offerta rituale ebraica (Lc 2,24; Lev 1,14; 5;7.11; 12,6-8; 14,22-3; 15,14.19.30; Num 6,10); del III millennio a.C. è una testimonianza archeologica egiziana che raffigura donne con colombe in mano colte in un momento cultuale-sacrificale.
Valenza reale va data ancora a quelli cui Francesco rivolgeva spesso la sua parola fraterna. Per alcuni storici dell'arte-esegeti del socialismo reale del secolo XX, gli uccelli nelle prediche di Francesco sono stati visti come simboli di eretici o dissidenti che il Santo vuol piegare alla Chiesa, su suggestioni del libro dell'Apocalisse (19,17). Si tratta di una interpretazione fortemente ideologica, palesemente forzata e senza alcun ragionevole supporto agiografico.