Anguilla

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Il pesce dal corpo lungo e sinuoso ha qui la semplice valenza di rappresentante di una delle innumerevoli specie di pesci creati da Dio. È il più identificabile dei quattordici svariati pesci raffigurati nel dipinto. Non è inverosimile dire - come mi conferma l'it­tologo Mauro Natali di Assisi, cui ho chiesto aiuto nel voler identificare al meglio il bestia­rio ittico della basilica - che il pittore romano vi abbia raffigurato il lago Trasimeno, allora alquanto più ricco di oggi di specie ittiche. L'ipotesi è da prendere in considerazione: alla fine del secolo XV il lago ispirerà a un al­tro pittore, Tiberio Diotallevi di Assisi, la sce­nografia del Crocifisso, conservato oggi nel Museo del Tesoro della basilica assisana. La ristretta tipologia di pesci raffigurati potrebbe essere dovuta al fatto che l'artista ha proprio in mente il lago umbro o il vicino Tevere e non l'aperto, opulento mare.