Sfoglia le esposizioni (8 in totale)

The economic and financial crisis broke the balance of the twenty years from 1989 until 2008 (fall of the Berlin Wall and the two opposing ideological blocs): capitalism now is looking for a new modality. The current spread of COVID-19 creates new uncertainties for global economic growth and causes a profound rethinking of the fundamentals of the current system. In order to get out of the shallows in which we find ourselves, it is necessary to recognize at the outset that the post-1989 historical phase now has closed. The solution is certainly not to go back to a previous time, but to dream and design a new phase, starting from the demand for humanization and fraternity. Read more

The exhibition is directed by Felice Autieri OFMConv 

Exhibition editing:Domenico Paoletti OFMConv, Felice Autieri OFMConv, Oreste Bazzichi, Paolo Capitanucci 

English translation: Daniel Mc Tague Quackenbush OFMConv

Introduzione

Una delle peculiarità che caratterizzano l’archivio fotografico del Sacro Convento è quella di conservare in maniera stratigrafica la documentazione fotografica, prodotta dall’800 a oggi, degli affreschi e di gran parte del patrimonio culturale conservato nella Basilica di San Francesco in Assisi. Questo ci permette di poter studiare sia lo stato di conservazione dei dipinti murali e le sue vicende conservative, che le tecniche fotografiche che si sono susseguite fino all’avvento del digitale. 

L’idea di questa mostra nasce in occasione dei restauri degli affreschi della volta del presbiterio della Basilica inferiore, con lo scopo di tracciare lo stato di conservazione e le alterazioni evidenziate nel tempo attraverso le immagini conservate nell’archivio fotografico. Senza soffermarci sul fascino tutto particolare di questi celebri affreschi – per dirla con Benjamin, da quell’aura sacra che tuttora ne promana – con il loro complesso e ricchissimo messaggio teologico e spirituale, l’oggetto specifico di questa mostra sono tutte le immagini che si sono susseguite nel tempo e ci hanno fornito un prezioso strumento diagnostico per lo studio e la conservazione di quello che Venturi definisce «forse il capolavoro artistico di tutto il Medioevo cristiano».

Mostra a cura di Giorgia Menghinella, Archivio fotografico del Sacro Convento di S.Francesco in Assisi

Con la collaborazione di fra Carlo Bottero, direttore dell'Archivio fotografico del Sacro Convento di S.Francesco in Assisi; del maestro Sergio Fusetti, capo restauratore-conservatore della Basilica e del Sacro Convento di S. Francesco in Assisi; del prof. Elvio Lunghi, professore in Storia dell'arte medievale presso l'Università per Stranieri di Perugia; della dott.ssa Cristina Roccaforte, Archivio della Basilica e Sacro Convento.

La crisi economico-finanziaria ha rotto gli equilibri del ventennio 1989 - 2008 (caduta del muro di Berlino e dei due blocchi ideologici contrapposti): ora il capitalismo è alla ricerca di una nuova configurazione. L’esperienza del Covid-19 ci ha mostrato che quel modello è giunto a saturazione perché non è capace di rispondere al Welfare Society. L’approccio di un certo tipo di liberismo, che ruota intorno all’idea darwiniana della distruzione per ricreare, è fallita; occorre riscoprire il paradigma di Duns Scoto: la dimensione del ‘creare’ deve prevalere su quella del ‘distruggere’ o, meglio, sovvertirla. Leggi di più

Mostra a cura di Felice Autieri OFMConv

Curatori:Felice Autieri OFMConv, Domenico Paoletti OFMConv, Oreste Bazzicchi, Paolo Capitanucci

Parlare di angeli significa parlare di una verità di fede. Noi cristiani crediamo nell'esistenza degli angeli, come è affermato nel Catechismo della Chiesa Cattolica (numeri 328-336), e lo professiamo nel Credo, sebbene implicitamente, quando diciamo che Dio è il Creatore “di tutto ciò che è visibile e invisibile”; il Catechismo definisce infatti gli angeli come “esseri spirituali non corporei”.

Il fatto di essere invisibili, per il mondo dell'arte, è chiaramente un problema. Per renderli visibili, gli artisti hanno cercato nelle Scritture, nella Tradizione della Chiesa o nella letteratura agiografica il modo di rappresentarli, creando una varietà tanto vasta quanti sono i diversi periodi nella storia dell'arte. Leggi di più

Nell'immaginario cristiano il tempio raffigura simbolicamente sia tutto il cosmo creato da Dio e segnato dal passaggio del Verbo Incarnato sia la fu­tura Gerusalemme celeste meta del cammino sal­vifico del credente. Non deve quindi meravigliare nessuno la presenza in esso del 'pianeta animale'. Una raffigurazione esaustiva di Dio origine e meta dell'uomo e del mondo non può prescindere dalla conseguente raffigurazione dell'elemento umano, animale, vegetale e minerale. Non esiste antica ci­viltà figurativa religiosa che si sviluppi fuori di tale principio di creatività estetica. Leggi più

Nel Fondo dei manoscritti moderni della Biblioteca comunale di Assisi – attualmente depositato presso la Biblioteca del Sacro Convento – si conserva un interessantisimo gruppo di manoscritti alchemici, caratterizzati dalla presenza di un ampio e variegato corredo di illustrazioni. I manoscritti, databili tra Cinquecento e Seicento, provengono dalla Biblioteca del convento della Porziuncola – tranne uno, proveniente invece dal Sacro Convento - e furono incamerati dal Comune di Assisi a seguito delle soppressioni degli ordini religiosi che accompagnarono, a partire dal 1861, il processo dell’Unità d’Italia. Leggi di più

Uno dei soggetti che meglio si presta ad una presentazione della collezione dell’Archivio fotografico del Sacro Convento, esaminata nel suo sviluppo diacronico, è il ciclo della cosiddetta Leggenda francescana, dipinta da Giotto nella navata della Chiesa superiore della Basilica di S. Francesco in Assisi, negli anni 1292-1296. Leggi di più

Tra i primi doni che pervennero alla Basilica voluta da papa Gregorio IX per custodire il corpo di san Francesco, ci sono quelli che lo stesso Pontefice inviò in occasione della traslazione dei resti mortali del Santo dalla provvisoria sepoltura in San Giorgio avvenuta il 24 maggio 1230. Ne fa cenno la Leggenda dei tre compagni indicando tra essi «splendidi parati sacri» (72: Fonti francescane 1486). Leggi di più